Hirpus,
il primo gin Irpino.
Hirpus,
il primo gin Irpino.
Una sfida che racchiude
tutta la biodiversità dell’Irpinia,
raccontata con quattordici
botaniche autoctone
che danno corpo
ad un gin unico
che racchiude tradizioni,
natura e aromi
di una terra magica.
Una sfida che racchiude tutta la biodiversità dell’Irpinia, raccontata con quattordici botaniche autoctone che danno corpo ad un gin unico che racchiude tradizioni, natura e aromi di una terra magica.
L’idea di Hirpus Gin nasce da un lungo percorso, dietro il quale si nascondono ricerca, interi anni trascorsi dietro un bancone ad incontrare gente e ad interpretarne i gusti. Non potevo che partire dalla biodiversità dell’Irpinia. Ad ispirarmi è stata la lettura dei versi di Virgilio che descrivono la valle d’Ansanto. I miei luoghi carichi di culto e mitologia.
Questo Gin prende il nome dalla furia dei venti che ogni primavera accarezza la nostra costa, riempendo l’aria del profumo inebriante del mirto selvatico e del ginepro. Cinque botaniche riescono a creare un distillato armonioso e potente, come una giornata di vento.
Tutte le nostre botaniche sono naturali, derivate dall’infusione idroalcolica della botanica originale esiccata.
L’idea di Hirpus Gin nasce da un lungo percorso, dietro il quale si nascondono ricerca, interi anni trascorsi dietro un bancone ad incontrare gente e ad interpretarne i gusti. Non potevo che partire dalla biodiversità dell’Irpinia. Ad ispirarmi è stata la lettura dei versi di Virgilio che descrivono la valle d’Ansanto. I miei luoghi carichi di culto e mitologia.
Hirpus Gin è prodotto seguendo il metodo Distilled. Viene distillata una base con bacche di Ginepro, semi di coriandolo e radice di Angelica. Le altre botaniche vengono infuse separatamente, in base alla loro resa e delicatezza, per poi essere filtrate, equilibrate e aggiunte alla ricetta secondo il risultato desiderato.
Tutte le nostre botaniche sono naturali, derivate dall’infusione idroalcolica della botanica originale esiccata.
“C’è un posto nel mezzo dell’Italia sotto alti monti, nobile e celebrato per fama in molte contrade,
la valle di ansanto: questo luogo è chiuso
da entrambi i lati da nereggianti pendici boscose
E in mezzo un fragoroso torrente fa rumore
Per i sassi e per il tortuoso vortice.
“Qui si mostrano un’orribile spelonca e gli spiragli dell’implacabile dite, e dallo squarciato acheronte
Una grande voragine spalanca le pestifere fauci;
Qui si gettò l’odioso nume della credere e spaventosa erinni
E disappestò terre e cielo.”
Hirpus Gin è prodotto seguendo il metodo Distilled. Viene distillata una base con bacche di Ginepro, semi di coriandolo e radice di Angelica. Le altre botaniche vengono infuse separatamente, in base alla loro resa e delicatezza, per poi essere filtrate, equilibrate e aggiunte alla ricetta secondo il risultato desiderato.
Tutte le nostre botaniche sono naturali, derivate dall’infusione idroalcolica della botanica originale esiccata.
“C’è un posto nel mezzo dell’Italia sotto alti monti, nobile e celebrato per fama in molte contrade,
la valle di ansanto: questo luogo è chiuso
da entrambi i lati da nereggianti pendici boscose
E in mezzo un fragoroso torrente fa rumore
Per i sassi e per il tortuoso vortice.
“Qui si mostrano un’orribile spelonca e gli spiragli dell’implacabile dite, e dallo squarciato acheronte
Una grande voragine spalanca le pestifere fauci;
Qui si gettò l’odioso nume della credere e spaventosa erinni
E disappestò terre e cielo.”
“C’è un posto nel mezzo dell’Italia
sotto alti monti, nobile e celebrato
per fama in molte contrade,
la valle di ansanto:
questo luogo è chiuso da entrambi i lati da nereggianti pendici boscose
e in mezzo un fragoroso torrente fa rumore
Per i sassi e per il tortuoso vortice.
“Qui si mostrano un’orribile spelonca e gli spiragli dell’implacabile dite, e dallo squarciato acheronte
Una grande voragine spalanca le pestifere fauci;
Qui si gettò l’odioso nume della credere e spaventosa erinni
E disappestò terre e cielo.”
Questo è Hirpus gin,e con la morbidezza del suo sapore e le sue 14 botaniche vuole farvi vivere,bere,un esperienza unica e territoriale del luogo in cui è nato,luogo che con tutto il suo splendore che lo circonda,molto spesso bistrattato,è poco noto e isolato,ma ha tanto da esprimere e da dare a tutti.