L’idea di creare un gin che si ispirasse all’Africa, cioè Elephant Gin, è nata pensando ai drink che è tradizione bere al tramonto dopo una giornata nella foresta sudafricana, che spesso sono proprio Gin Tonic. Nel London Dry vengono fatte macerare le bacche di prugnolo per creare questa versione Sloe Gin, decisamente più secca rispetto ai classici sloe e che unisce alle note del London Dry (soprattutto note speziate) quelle un po’ dolci delle bacche di prugnolo.
Tutte le bottiglie sono personalizzate, l’etichetta è scritta a mano e il logo rimanda ai caratteri utilizzati nelle lettere che gli esploratori del XIX secolo inviavano a casa raccontando le loro avventure. I tappi di sughero naturale della versione Sloe sono avvolti da una fila di perline fatta a mano dalla popolazione Maasai in Kenya che può essere utilizzata come braccialetto o come collana.
Elephant Gin dona il 15% dei ricavi a due fondazioni dedicate alla preservazione della flora e della fauna africane: Big Life Foundation’s Ranger Club, molto attivo in Kenya e in Tanzania, e Space For Elephants Foundation, che coinvolge le comunità del Sudafrica nella valorizzazione della fauna selvatica locale creando opportunità di impiego attraverso la creazione di attrazioni turistiche e salvando gli elefanti dai bracconieri che commerciano illegalmente l’avorio.